Se vi diciamo “città d’acqua” e pensate solo a Venezia, probabilmente è perché non avete ancora visitato Padova.
Scoprite con noi i corsi d’acqua interni di Padova e i percorsi in cui la città si specchia nei suoi molteplici canali.
Padova e le sue vie d’acqua: fiumi, ponti e canali navigabili
Padova in passato era attraversato da una rete di canali navigabili che ancora oggi svelano straordinarie bellezze artistiche, storiche e naturalistiche.
Vi basti pensare che, oltre i principali canali di collegamento, esisteva una fitta rete di oltre 590 canali scavati nel periodo medievale.
Posta tra il fiume Brenta a nord e il fiume Bacchiglione a sud, nei secoli scorsi Padova ha sviluppato un’intensa attività di navigazione fluviale diventando punto di riferimento del traffico commerciale diretto dall’entroterra a Venezia.
Il Naviglio Interno e il Naviglio del Piovego
Il naviglio è un canale artificiale navigabile scavato dall’uomo per collegare un corso d’acqua con un altro.
Padova, all’interno delle sue mura, in passato era percorsa da un Naviglio Interno che, proveniente da sud, si snodava per tutto il centro della città.
All’altezza del Castello Carrarese e della torre della Specola si biforcava, attraversando la città con due percorsi interni che si ricongiungevano alla Conca di Navigazione delle Porte Contarine, che ne raccordava le due diverse altezze di percorso.
Dalle Porte Contarine partiva poi il Naviglio del Piovego, scavato nel 1209 dai padovani, per collegarsi al Naviglio della Riviera del Brenta, via Noventa Padovana, nei pressi di Stra, e quindi a Venezia e la sua laguna.
Negli anni 50 del secolo scorso il Naviglio Interno, oggi Riviera Ponti Romani, è stato quasi completamente interrato.
Ma in questi ultimi decenni è aumentata la richiesta di fruizione degli spazi lungo i corsi d’acqua padovani, che infatti in più casi sono ritornati ad essere luogo d’incontro e di ritrovo, dando vita anche a una rinnovata funzione di approccio alla navigazione.
Le “strade liquide” di Padova: un viavai di imbarcazioni per merci e persone
Burci e mascarete, gondole e sandoli… con ogni tipo di imbarcazione tutto il traffico commerciale fluviale proveniente dall’area sud, dalla Bassa Padovana, da Vicenza e dai Colli Euganei attraversava la città, gli antichi ponti, le sinuose riviere, e tramite la Conca di Navigazione delle Porte Contarine si immetteva nel Piovego da dove, come dicevamo, raggiungeva la Riviera del Brenta, Venezia e il mare.
Risalendo il Naviglio Interno nobili e patrizi raggiungevano le loro tenute, le ville e i castelli lungo la Riviera Euganea.
Un viaggiatore illustre di questa tratta è stato Francesco Petrarca, che amava comporre le sue rime mentre in barca navigava il Naviglio della Riviera Euganea per raggiungere la sua dimora di Arquà.
La Conca delle Porte Contarine a Padova
La Conca delle Porte Contarine rappresenta il “monumento” idraulico più famoso di Padova, ispirato a un modello di Leonardo da Vinci.
Costruite nel XIII secolo durante il governo del podestà Contarini, le Porte Contarine consentivano il ricongiungimento del Naviglio Interno e del Piovego.
Oggi, proprio la Conca delle Porte Contarine, all’interno delle mura cinquecentesche e nel cuore di Padova, è punto d’approdo di uno degli itinerari turistici fluviali più suggestivi: da qui, in battello, si costeggiano le antiche mura rinascimentali veneziane, passando dal monumentale Bastione Castelnuovo con la sua porta d’acqua, fino al Portello.
Un percorso culturale e paesaggistico ideale che vi consente di scoprire in modo inconsueto una straordinaria sintesi di passato e presente, arte e natura della nostra città.
In più, se arrivate a Padova in automobile, prima di smarcarvi potete posteggiarla comodamente nel vicino “Park Porte Contarine”, il primo parcheggio artistico in Italia che a sua volta è un luogo da scoprire.
Il Portello: da Padova a Venezia, senza passare per Chioggia
Affacciato sul canale Piovego, l’approdo fluviale del Portello, è uno dei luoghi d’acqua più significativi del centro storico di Padova.
Il suo stesso nome identifica un varco all’interno delle mura medievali per permetteva il passaggio di merci e persone, un “portello” appunto, ed è strettamente legato alla navigazione fluviale che si effettuava lungo il canale Piovego: l’idrovia d’origine duecentesca costruita per collegare il Bacchiglione al Naviglio Brenta e giungere così direttamente fino a Venezia senza dover passare per Chioggia.
Durante la dominazione veneziana l’antico porto fluviale venne arricchito dalla scenografica scalinata del Burchiello, immortalata anche in un dipinto dal Canaletto, dove i padovani erano soliti accogliere e salutare i provveditori veneziani, i nobili e le personalità in arrivo.
Da sempre una delle zone più popolari ed animate di Padova, dove si riunivano barcaroli, cavallanti (i conducenti di cavalli nei servizi di trasporto), e beccai, (i macellai), oggi il Portello è una vivace zona di ritrovo per i giovani e gli universitari, animata d’estate da locali all’aperto ed eventi come il River Film Festival.
Padova, la città e l’acqua: un binomio da scoprire
La “cultura dell’acqua” è dunque parte integrante della storia di della nostra città.
Se negli anni ’50 le opere di interramento dei canali cittadini ne hanno alterato e modificato l’equilibrio idrico, da alcuni anni è in corso un progressivo recupero delle vie d’acqua di Padova.
Non a caso oggi sono percorse di nuovo da imbarcazioni private e battelli turistici, diventando un’occasione di imperdibili escursioni per chi ama il turismo fluviale.
E voi, siete pronti a salpare per Padova?
Turismo fluviale a Padova: alcune compagnie di navigazione
Il Burchiello
Via Porciglia, 34
Tel. 049.8760233
www.ilburchiello.it
I Battelli del Brenta
Via Porciglia, 34
Tel. 049.8760233
www.battellidelbrenta.it
Delta Tour Navigazione Turistica
Via Buonarrotti, 109
Tel. 049.8700232
www.deltatour.it
Photo via:
watermuseumofvenice.com
touringclub.it