Sant’Antonio, il santo dei miracoli

Uno dei santi più amati e venerati nel mondo

Sant’Antonio da Padova: il santo che aiuta chi è smarrito, consola chi soffre e soccorre i bisognosi

Sant’Antonio da Padova, forse secondo solo a San Giuseppe, è il santo più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte, fanno visita ogni anno alla sua Basilica a Padova, spesso portando ex voto per una grazia ricevuta grazie alla sua intercessione. 

Celebrato il 13 giugno, è considerato l’interlocutore dei poveri, che dialoga con chiunque debba condividere qualche sofferenza nel corpo o nello spirito. 

Per sapere di più sul santo dei miracoli e sui motivi di una devozione così popolare, eccovi alcune risposte a domande che possono sorgere non solo tra i fedeli.

Non vi è chiesa al mondo che non abbia un altare, una nicchia, una statua, un dipinto o un affresco dedicato a Sant’Antonio. Per non parlare delle piccole statue o dei santini presenti in più luoghi, a cominciare dalle abitazioni private.
Ma da cosa nasce questa devozione così sentita? Ecco qualche notizia sul santo dei prodigi.

La devozione a Sant’Antonio è molto popolare tra i fedeli di tutto il mondo

Quando si festeggia Sant’Antonio?

La sua data di nascita ci è stata tramandata dalla tradizione, e la sua festa cade il 13 giugno, giorno della sua morte. A Padova, in occasione della ricorrenza, si svolge un’imponente celebrazione con una grande e sentita processione che accompagna le sue reliquie per le vie del centro cittadino. Segno di una fede e di una devozione intatte nel tempo.

Sant’Antonio è nato a Padova?

In realtà no. È nato in Portogallo, a Lisbona, il 15 agosto del 1195 da una famiglia di origini nobili. Non appena adolescente, decide di entrare nel monastero agostiniano di São Vicente, fuori le mura di Lisbona, per vivere l’ideale evangelico senza compromessi.

Cosa rappresenta il “cammino di Sant’Antonio”?

Dal 1228 al 1231 Antonio viaggia ininterrottamente, nonostante le sue condizioni di salute siano precarie. Ritiratosi in un eremo a Camposampiero vicino Padova per riposarsi, sentendosi mancare le forze, chiede di essere riportato a Padova. Durante il viaggio viene ricoverato nel Convento dell’Arcella dove muore il 13 giugno 1231, a 35 anni.

In ricordo di quel giorno, ancora oggi pellegrini e devoti del Santo ripercorrono il suo ultimo viaggio. Partendo da Camposampiero, dopo aver ricevuto la benedizione dai frati, affrontano il cammino (24 Km circa) per giungere prima al santuario dell’Arcella, sorto sul luogo della morte di Antonio, e infine alla Basilica di Padova che ne custodisce il corpo.

La rievocazione del transito di Sant’Antonio

A chi dà protezione Sant’Antonio?

Sant’Antonio da Padova è ritenuto il protettore dei nativi americani, dei poveri, delle donne incinte, degli oppressi, dei viaggiatori, degli affamati, dei fidanzati, degli animali, dei pescatori, degli oggetti smarriti, dei marinai, dei cavalli, del matrimonio e della sterilità.
È anche il santo protettore dei sinti cattolici. Tanto che il 13 giugno di ogni anno, una delle messe all’interno della Basilica viene celebrata con canti e preghiere in Romanès, la lingua di origine indiana parlata dalla maggior parte dei rom che vivono in vari paesi del mondo.

Quali miracoli ha compiuto Sant’Antonio?

Al taumaturgo francescano sono attribuiti numerosi miracoli. Tra gli altri un episodio di bilocazione: fu visto nello stesso momento a Padova, dove tenne una predica, e a Lisbona, dove si era recato per salvare il padre condannato a morte. O ancora la predica ai pesci e il miracolo della mula rimasta a digiuno per tre giorni che si inginocchia di fronte all’Ostensorio, favorendo la conversione del suo padrone precedentemente ateo.

Cos’è la “Tredicina” in onore di Sant’Antonio?

Quando si parla di Sant’Antonio, tredici è un numero ricorrente.
La preghiera della Tredicina in suo onore è un’antica forma di preghiera devozionale articolata in tredici invocazioni, il cui numero rimanda immediatamente al giorno della Festa del Santo.

La stessa espressione indica anche il periodo di preparazione alla Festa del Santo che va dai vespri del 31 maggio ai vespri del 12 giugno ma può anche indicare i tredici martedì che precedono la Festa del 13 giugno, per ciò detti Martedì Maggiori.
Infine, tredici sono anche i miracoli che si dice possa compiere Sant’Antonio in una sola giornata.

Perché si dice “Troppa grazia, Sant’Antonio”?

La frase significa ottenere più di quanto si desidera, con risultati spesso non del tutto positivi. L’espressione viene usata anche nei confronti di chi, per troppa munificenza, mette in imbarazzo il destinatario di un dono o di un beneficio.

Secondo la leggenda, un commerciante, arricchitosi dopo una vita di stenti, realizzò finalmente il sogno della sua vita: comprare un cavallo. Ma quando si trattò di montare in groppa, non riuscì a prendere lo slancio necessario, a causa delle sue gambe troppo corte.
Dopo alcuni disperati tentativi, si rivolse a sant’Antonio, suo santo preferito, invocandone la grazia. Quando spiccò di nuovo il balzo, mise nell’operazione tanta forza che scavalcò addirittura la groppa dell’animale e andò a finire dall’altra parte, a gambe all’aria.
L’uomo si rivolse allora al santo, lamentandosi perché la grazia che gli aveva concessa era stata troppa (fonte: Wikipedia).

Dove si trova
Basilica di Sant’Antonio
Piazza del Santo
Distanza da ApartmentsPadova: 1 km (guarda la mappa)

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