“L’occhio in gioco” a Padova: una mostra tra arte e scienza

Palazzo del Monte di Pietà, piazza Duomo

“L’occhio in gioco” è un’altra straordinaria mostra che potete visitare a Padova fino al 26 febbraio 2023. 

Troverete un innovativo modello espositivo, che riunisce arte e scienza. Due mondi sperimentali e culturali che nella nostra città, anche grazie alla presenza di un’Università storica e prestigiosa, si intrecciano da sempre. 

Ecco perché non potete perdere “L’occhio in gioco” al Palazzo del Monte di Pietà.

“L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte”

Non sempre i nostri occhi sono testimoni fedeli. Sicuramente guardano, catturano, leggono, ordinano, compongono. Ma a volte ingannano.

Sì, è proprio così: l’occhio può essere ingannato. Non a caso la mostra “L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte”, camminando sul confine tra arte e scienza, tra colore, movimento e psicologia della percezione, racconta nei secoli la sottile differenza tra ciò che è vero e ciò che potrebbe esserlo ma non lo è.

Volete un esempio? Eccolo: “Spazio ad Attivazione Cinetica 6B”.

L’opera “Spazio ad Attivazione Cinetica 6B” di Marina Apollonio, installata nel cortile antico di Palazzo Bo, a Padova
(©Andrea Verzola)

Si tratta di una stampa su vinile su una base di legno realizzata nel 1965. Va fruita direttamente, in un unico modo: calpestandola… Non stiamo scherzando.

È una struttura circolare al cui interno sono disegnati cerchi concentrici bianchi e neri. Questa particolare forma inganna l’occhio di chi ci cammina sopra, dando l’illusione che i cerchi si muovano e che la struttura, bidimensionale, sia in realtà tridimensionale.

“Spazio ad Attivazione Cinetica 6B” è una delle opere più note di Marina Apollonio, considerata una delle più importanti esponenti a livello internazionale di una vasta corrente artistica d’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta definita arte cineticaop art (abbreviazione di optical art) o arte programmata.

Arte cinetica, optical e programmata: dalla teoria della Gestalt alla sperimentazione creativa

Molti degli artisti di queste avanguardie si sono ispirati agli studi della Gestalt (da Gestaltpsychologie, “psicologia della forma”).

Si tratta di una corrente psicologica nata in Germania agli inizi del ‘900 che ha come riflessione principale il tema della percezione collegato a quello dell’esperienza. 

Una base teorica che consente agli artisti degli anni Sessanta di fondare la propria ricerca quasi esclusivamente sul movimento dell’opera e sulla percezione dell’osservatore, che è chiamato a completare con il suo intervento, con la sua sola presenza, l’opera d’arte.

Nascono così opere continuamente variabili, create anche grazie a calcoli matematico-scientifici rigorosi, come ad esempio il “Bozzetto di studio per Spazio Oggetto ellebi” di Alberto Biasi, del 1967.

Ma quali sono le opere che potrete ammirare nella mostra “L’occhio in gioco” a Palazzo del Monte di Pietà a Padova

Dal Medioevo a oggi, ecco come il senso della vista è stato raggirato, ingannato, illuso

Illusione del movimento, inganni prospettici, giochi cromatici, effetti ottici, specchi deformanti e tanto altro ancora… la mostra a Padova “L’occhio in gioco” vi stupirà, ne siamo sicuri!

Tra pittura, scultura, fotografia, scienza e tecnologia, come in un ottovolante, questa esposizione vi porterà su e giù, avanti e indietro nel tempo, tra Medioevo e contemporaneità. 

Scoprirete ricerche nel campo della visione che hanno avuto uno straordinario impatto innovativo e che, travalicando l’ambito accademico e disciplinare, a partire dagli anni Sessanta hanno contribuito a stimolare un ambiente artistico-culturale d’avanguardia d’eccezione, proiettando Padova e i suoi artisti sulla scena internazionale.

Da Picasso ai fratelli Lumière, da Kandinskji a Balla, da Man Ray a Klee e Boccioni e Duchamp, viaggerete alla scoperta dei molteplici e affascinanti espedienti, artifici, stratagemmi e giochi di prestigio con cui l’uomo è riuscito a trarre in inganno gli occhi.

Dalla scuola di psicologia della percezione fino al Gruppo N, collettivo artistico-culturale patavino all’avanguardia nell’arte ottico-cinetica, attraverserete un itinerario caleidoscopico sul confine tra arte e scienza: due mondi che a Padova si intrecciano da sempre.

L’“Occhio in gioco”: una mostra diffusa nella città di Padova

Oltre ad analizzare i misteri dell’occhio umano, tra inganno e composizione, la mostra è ubicata in luoghi “cult” dell’arte, della psicologia e della cultura padovana:

  • piazza Duomo: sede dell’esposizione al Palazzo del Monte di Pietà. Un palazzo della stessa piazza è stato anche prima sede del Gruppo N
  • piazza Capitaniato: negli anni Trenta, sede del Laboratorio di Psicologia diretto da Cesare Musatti, psicologo, psicoanalista, e filosofo che ha posto le basi della psicoanalisi in Italia. Musatti realizzò importanti studi a livello internazionale sulla psicologia della forma ed è stato tra i primi studiosi a contribuire alla sua diffusione in Italia. L’elaborazione di Musatti, tre decenni precedente alla nascita del Gruppo N, arrivò agli artisti padovani anche grazie alle ricerche di Fabio Metelli e alle opere del pittore e psicologo Gaetano Kanizsa, allievo di Musatti e autore del celebre triangolo che ne porta il nome.
  • Palazzo Bo’: sede storica dell’Università degli Studi di Padova

Un’ultima curiosità

Il titolo “L’occhio in gioco” si rifà alla mostra “The Responsive Eye” del 1965 al MoMa di New York, considerato dai critici il passaggio fondamentale per l’affermazione dell’arte cinetica, programmata e della op art. 

La mostra padovana ha però un obiettivo più ampio: esplorare la relazione tra arte e percezione a partire dal XIII secolo, raccontando come artisti e scienziati abbiano cercato da sempre di stimolare, e talvolta di ingannare, l’occhio dell’osservatore. 

Volete mettere in gioco i vostri occhi? Non vi resta che venire a visitare questa straordinaria esposizione.

Approfittatene per aggiungere al vostro itinerario anche altre due mostre d’arte aperte a Padova in questo periodo su Andy Warhol e il Futurismo

 “L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte”: info utili per visitare la mostra

Orari di apertura
Lunedì -Venerdì: 9.00 – 19.00
Sabato, Domenica, festivi. 9.00 – 20.00

Prenotazione visita
Info e prenotazioni

Dove si trova
Palazzo del Monte di Pietà
Via Arco Valaresso /piazza del Duomo
Distanza da ApartmentsPadova: guarda la mappa

Photo via:
palazzodelmontepadova.it
ilpost.it
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